Aritmie della modernità | Trieste Contemporanea, Trieste

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Mercoledì 26 febbraio 2025, ore 18.00

Aritmie della modernità. L’invenzione del deserto e le memorie del colonialismo in FIAT 633NM di Eleonora Roaro

Eleonora Roaro, artista, in dialogo con Andrea Mariani, Docente di Cinema, fotografia e televisione dell’Università degli Studi di Udine

Trieste Contemporanea
Via Del Monte 2, Trieste

Sarà Trieste Contemporanea, baluardo per la promozione della ricerca artistica contemporanea in Regione, ad ospitare mercoledì 26 febbraio 2025 alle ore 18.00 l’incontro Aritmie della modernità. L’invenzione del deserto e le memorie del colonialismo in FIAT 633NM di Eleonora Roaro, parte del programma promosso da Altreforme nell’ambito dell’8° edizione di Mind The Gap.

Nel contesto d’indagine sul colonialismo fascista in Africa a fine anni ’30, in particolare nei territori di Etiopia ed Eritrea, l’intervento di Eleonora Roaro e Andrea Mariani vuole decostruire il mito della modernità a partire da due elementi emblematici e tra loro antitetici: l’ambiente desertico, percepito come territorio ancora da colonizzare, e i mezzi di trasporto. Nel libro di Andrea Mariani “L’audacissimo viaggio: I media, il deserto e il cinema nella microstoria della spedizione Tripoli-Addis Abeba 1937” (2017), l’automobile rivela i propri limiti nel tentativo di controllo sul territorio: l’efficienza promossa dal mito modernista della tecnica crolla di fronte a guasti ed errori. Nell’installazione audio-video “FIAT 633NM” (2021) di Eleonora Roaro, invece, il camion FIAT diventa simbolo della retorica fascista sull’infrastruttura e il bisogno di dominare il tempo e l’ignoto. Il paesaggio desertico si pone quindi come un’invenzione culturale, uno spazio costruito ideologicamente per legittimare forme di sopruso e dominio.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

L’incontro è parte del public program della mostra Come costruisci le immagini dell’altro?, realizzata da Altreforme in collaborazione con il Comune di Udine e aperta presso Casa Cavazzini, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine fino al 16 marzo 2025.